Safeguarding

MODELLO ORGANIZZATIVO E DI CONTROLLO DELL’ATTIVITÀ SPORTIVA

Il presente modello organizzativo è predisposto e redatto dalla A.S.D. Hippo Basket Salerno in ottemperanza al Regolamento per la prevenzione e il contrasto ad abusi, violenze e discriminazioni sui tesserati, emanato dalla Federazione Italiana Pallacanestro in attuazione di quanto disposto dal D.Lgs. 39/2021 e dalla Delibera della Giunta Nazionale del CONI n. 255/2023.

La finalità  del modello organizzativo e di condotta è quella di codificare pratiche e comportamenti coerenti da adottare e condividere da parte di tutti (Atleti, Tecnici, Dirigenti, Accompagnatori ecc.) volti a prevenire e contrastare eventuali “abusi, violenze e discriminazioni” sui tesserati.

La A.S.D. Hippo Basket Salerno si obbliga ad aggiornare con cadenza almeno quadriennale il modello e ad ottemperare a modifiche ed adeguamenti nel caso di integrazioni delle Linee Guida della F.I.P. ovvero alle Raccomandazioni della Commissione Safeguarding della F.I.P.

 

Art. 1 Diritti e doveri dei tesserati

 – I tesserati hanno uguali diritti e doveri

–  Devono rispettare i regolamenti interni e prendere visione delle informative messe a disposizione dall’ associazione

– Adeguarsi ai dettami dello statuto associativo e le direttive del CONI e delle federazioni ed enti Sportivi

– Partecipare con frequenza alle attività per cui si richiede il tesseramento

– Devono essere in regola con i pagamenti

– Hanno il diritto di frequentare la vita associativa relativamente al corso prescelto

– Ogni soggetto ha il dovere di denunciare al garante dell’associazione oppure al rappresentante legale eventuali comportamenti contrari ai regolamenti, qualora non si senta garantito potrà fare ricorso al garante nazionale della Federazione Nazionale o Ente di Promozione Sportiva segnalato .

Il garante associativo risponde alla mail : danielaagosti.da@gmail.com

Art. 2 Finalità

Indicare gli obiettivi di prevenzione e promozione

Rispetto dei principi di lealtà, probità e correttezza

Educazione

Formazione

– Sport inteso come mezzo di prevenzione alla salute psicofisica

– Inclusione e confronto intergenerazionale , come occasione di crescita individuale e collettiva

Art. 3 Campo di applicazione

-Le linee guida ed i regolamenti sono gli strumenti che regolano la vita associativa e devono essere accettati, rispettati e sottoscritti dai componenti associativi (SOCI, TESSERATI, VOLONTARI, TECNICI E PERSONALE LAVORATIVO).

-I comportamenti che non rispettano i principi dettati dai regolamenti, in particolare abuso, violenza, discriminazione e tutti quelli che possano arrecare danno all’ associazione, saranno oggetto di sanzioni disciplinari comminate adeguatamente alle inadempienze regolamentari.

-La sanzione, in caso di particolare gravità, potrà anche comprendere l’esclusione del soggetto che si rende colpevole.

-Ogni sanzione sarà comminata dall’ organo di amministrazione

Art. 4 Principi

L’ Associazione riconosce e promuove i diritti fondamentali dei tesserati.

Per “Diritti Fondamentali dei Tesserati” devono intendersi il diritto alla salute, il diritto al benessere psico-fisico nonché il diritto ad essere trattati con rispetto e dignità, ad essere tutelati da ogni forma di abuso, molestia, violenza di genere e ogni altra condizione di discriminazione, prevista dal decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198, indipendentemente da etnia, convinzioni personali, disabilità, età, identità di genere, orientamento sessuale, lingua, opinione politica, religione, condizione patrimoniale, di nascita, fisica, intellettiva, relazionale o sportiva.

L’ Associazione si impegna a promuovere e garantire un ambiente sicuro ed inclusivo.

Art 5 -Politiche di prevenzione

– Le misure di contrasto ai fenomeni di abuso, violenza e discriminazione a mero titolo esemplificativo informazione ed uso degli spazi sono chiaramente descritti all’ interno delle strutture in uso all’ associazione .

– I protocolli sono chiaramente visibili presso l’associazione ed inviati ai componenti associativi tramite messaggistica istantanea, mail e tramite social network.

Art 6 Tutela dei minori

 – Al fine di rendere sicura e serena la vita associativa, gli operatori sono selezionati con una accurata selezione ed a questi viene richiesta copia del certificato presso il casellario giudiziario.

Art 7 – Responsabile contro abusi, violenza, discriminazioni

– La figura del garante degli abusi è individuata dall’organo direttivo, tale figura deve risponder alle caratteristiche descritte dalla normativa Nazionale.

– I compiti del garante sono quelli descritti dalla normativa Nazionale.

Art. 8 Obblighi di segnalazione

   –              La segnalazione dell’abuso, violenza e discriminazione deve essere obbligatoriamente segnalata al garante associativo che, a sua volta, deve studiare il caso singolarmente per poi analizzare, con l’utilizzo del protocollo Nazionale e tramite il supporto della figura di riferimento Nazionale, gli adeguati comportamenti da adottare.

Art. 9 Gestione delle segnalazioni e Privacy

– La gestione delle segnalazioni viene evasa secondo la procedura dettata dal protocollo associativo che fa riferimento fedelmente alla normativa Nazionale

– I segnalanti sono tutelati dall’ anonimato e l’evasione delle segnalazioni sarà effettuata seguendo i dettami della legge della privacy.

Art. 10– Obblighi informativi, formativi ed altri obblighi

-Tutti i componenti associativi sono informati sulle procedure, i regolamenti, protocolli e informative.

Art. 11 Uso spazio associazione

  – L’uso degli spazi associativi è regolamentato dai protocolli associativi

  – Si cerca di evitare, nel limite del possibile, l’utilizzo promiscuo degli spogliatoi tra minorenni e maggiorenni.

  – Gli spogliatoi sono divisi in base al sesso del tesserato

  – Se i locali non sono provvisti da più spogliatoi, l’associazione si impegna a dividere gli spazi tramite barriere movibili che assicurino il rispetto dei principi elencati precedentemente

Art 12 Trasferte

Sono rispettate le procedure dettate dal protocollo associativo.

Durante le trasferte:

– Non devono viaggiare in auto da soli un maggiorenne ed un minorenne

– In caso di pernotto la suddivisione dei gruppi deve sempre garantire il principio dell’età e del sesso , come esplicitato nell’ art 11

Art 13 Inclusività

  – L’ Associazione si ispira ai principi di inclusività e rispetto delle diversità, in particolare si prescrive l’obbiettivo di incentivare un approccio didattico volto alla valorizzazione dell’intero gruppo, a partire dall’eterogeneità del gruppo stesso; rispondere ai bisogni specifici di ciascuno innovando le metodologie didattiche, armonizzando la didattica di classe con le giuste procedure pratiche sportive.

Art 14 Sanzioni

L’individuazione e la gradazione delle sanzioni disciplinari in caso di violazione dei codici e dei protocolli sono comminate rispetto ai principi dettati dalla procura federale sportiva e dai regolamenti CONI.

Art. 15– Entrata in vigore e modifiche

Il presente modello entra in vigore in data 02.09.2024, data di inizio delle attività sportive, ed è suscettibile di adeguate verifiche che, ad ogni modo, saranno immediatamente comunicate a tutti gli interessati.

 

CODICE DI CONDOTTA A TUTELA DEI MINORI E PER LA PREVENZIONE DELLE MOLESTIE, DELLA VIOLENZA DI GENERE E DI OGNI ALTRA CONDIZIONE DI DISCRIMINAZIONE

La A.S.D. Hippo Basket Salerno quale affiliata Federazione Italiana Pallacanestro (di seguito F.I.P.) emana il presente Codice di Condotta in conformità ai contenuti minimi previsti dal Regolamento per la prevenzione e il contrasto ad abusi, violenze e discriminazioni sui tesserati, emanato da F.I.P. , nonché in attuazione di quanto disposto dal D.Lgs. 39/2021 e dalla Delibera della Giunta Nazionale del CONI n. 255/2023.

Il presente Codice di Condotta è volto al rispetto dei principi di lealtà, probità e correttezza e contiene obblighi, divieti, standard di condotta e buone pratiche finalizzate alla tutela dei minori ed alla prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione.

Art. 1 Principi

La A.S.D. Hippo Basket Salerno riconosce e promuove i diritti fondamentali dei tesserati.

Per “Diritti Fondamentali dei Tesserati” devono intendersi il diritto alla salute, il diritto al benessere psico-fisico nonché il diritto ad essere trattati con rispetto e dignità, ad essere tutelati da ogni forma di abuso, molestia, violenza di genere e ogni altra condizione di discriminazione, prevista dal decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198, indipendentemente da etnia, convinzioni personali, disabilità, età, identità di genere, orientamento sessuale, lingua, opinione politica, religione, condizione patrimoniale, di nascita, fisica, intellettiva, relazionale o sportiva.

La A.S.D. Hippo Basket Salerno si impegna a promuovere e garantire un ambiente sicuro ed inclusivo.

Art. 2 Ambito di applicazione

Il presente Codice di condotta si applica a tutti i tesserati e le tesserate della LOCAGYM FITNESS CLUB ASD, nonché a chiunque partecipi con qualsiasi funzione all’attività, ivi inclusi i volontari, i lavoratori sportivi, i tecnici, i dirigenti ed i Soci.

Art. 3 Finalità

Rispetto dei principi di lealtà, probità e correttezza

Educazione

Formazione

– Sport inteso come mezzo di prevenzione alla salute psicofisica

– Inclusione e confronto intergenerazionale, come occasione di crescita individuale e collettiva

Art. 4 Condotte rilevanti

Costituiscono fattispecie di abuso, violenza e discriminazione le seguenti condotte, così` come riportato nel Regolamento e nelle Linee Guida F.I.P.

a) “abuso psicologico”: qualunque atto indesiderato, tra cui la mancanza di rispetto, il

confinamento, la sopraffazione, l’isolamento o qualsiasi altro trattamento che possa incidere sul senso di identità, dignità e autostima, ovvero tale da intimidire, turbare o alterare la serenità del tesserato, anche se perpetrato attraverso l’utilizzo di strumenti digitali;

b) “abuso fisico”: qualunque condotta consumata o tentata (tra cui botte, pugni, percosse,

soffocamento, schiaffi, calci o lancio di oggetti), che sia in grado in senso reale o potenziale di procurare direttamente o indirettamente un danno alla salute, un trauma, lesioni fisiche o che danneggi lo sviluppo psico-fisico del minore tanto da compromettergli una sana e serena crescita.

Tali atti possono anche consistere nell’indurre un tesserato a svolgere (al fine di una migliore performance sportiva) un’attività fisica inappropriata come il somministrare carichi di allenamento inadeguati in base all’età, genere, struttura e capacità fisica oppure forzare ad allenarsi atleti ammalati, infortunati o comunque doloranti, nonché nell’uso improprio,

eccessivo, illecito o arbitrario di strumenti sportivi. In quest’ambito rientrano anche quei comportamenti che favoriscono il consumo di alcool, di sostanze comunque vietate da norme vigenti o le pratiche di doping;

c) “molestia sessuale”: qualunque atto o comportamento indesiderato e non gradito di natura sessuale, sia esso verbale, non verbale o fisico che comporti una grave noia, fastidio o disturbo.

Tali atti o comportamenti possono anche consistere nell’assumere un linguaggio del corpo inappropriato, nel rivolgere osservazioni o allusioni sessualmente esplicite, nonché richieste indesiderate o non gradite aventi connotazione sessuale, ovvero telefonate, messaggi, lettere od ogni altra forma di comunicazione a contenuto sessuale, anche con effetto intimidatorio, degradante o umiliante;

d) “abuso sessuale”: qualsiasi comportamento o condotta avente connotazione sessuale, senza contatto, o con contatto e considerata non desiderata, o il cui consenso è costretto, manipolato, non dato o negato. Può consistere anche nel costringere un tesserato a porre in essere condotte sessuali inappropriate o indesiderate, o nell’osservare il tesserato in condizioni e contesti non appropriati;

e) “negligenza”: il mancato intervento di un dirigente, tecnico o qualsiasi tesserato, anche in ragione dei doveri che derivano dal suo ruolo, il quale, presa conoscenza di uno degli eventi, o comportamento, o condotta, o atto di cui al presente documento, omette di intervenire

causando un danno, permettendo che venga causato un danno o creando un pericolo imminente di danno. Può consistere anche nel persistente e sistematico disinteresse, ovvero trascuratezza, dei bisogni fisici e/o psicologici del tesserato;

f) “incuria”: la mancata soddisfazione delle necessita fondamentali a livello fisico, medico, educativo ed emotivo;

g) “abuso di matrice religiosa”: l’impedimento, il condizionamento o la limitazione del diritto di professare liberamente la propria fede religiosa e di esercitarne in privato o in pubblico il culto purché non si tratti di riti contrari al buon costume;

h) “bullismo, cyberbullismo”: qualsiasi comportamento offensivo e/o aggressivo che un singolo individuo o più soggetti possono mettere in atto, personalmente, attraverso i social network o altri strumenti di comunicazione, sia in maniera isolata, sia ripetutamente nel corso del tempo, ai danni di uno o più tesserati con lo scopo di esercitare un potere o un dominio sul tesserato.

Possono anche consistere in comportamenti di prevaricazione e sopraffazione ripetuti e atti ad intimidire o turbare un tesserato che determinano una condizione di disagio, insicurezza, paura, esclusione o isolamento (tra cui umiliazioni, critiche riguardanti l’aspetto fisico, minacce verbali, anche in relazione alla performance sportiva, diffusione di notizie infondate, minacce di ripercussioni fisiche o di danneggiamento di oggetti posseduti dalla vittima).

i) “comportamenti discriminatori”: qualsiasi comportamento finalizzato a conseguire un effetto discriminatorio basato su etnia, colore, caratteristiche fisiche, genere, status socio-economico, prestazioni sportive e capacità atletiche, religione, convinzioni personali, disabilità, età o orientamento sessuale.

Art. 5 Doveri ed obblighi dei tesserati/e

Tutti i tesserati sono tenuti a:

a) comportarsi secondo lealtà, probità e correttezza nello svolgimento di ogni attività connessa o collegata all’ambito sportivo e tenere una condotta improntate al rispetto nei confronti degli altri

tesserati;

b) astenersi dall’utilizzo di un linguaggio, anche corporeo, inappropriato o allusivo, anche in situazioni ludiche, per gioco o per scherzo;

c) garantire la sicurezza e la salute degli altri tesserati, impegnandosi a creare e a mantenere un

ambiente sano, sicuro e inclusivo;

d) impegnarsi nell’educazione e nella formazione della pratica sportiva sana, supportando gli altri

tesserati nei percorsi educativi e formativi;

e) impegnarsi a creare, mantenere e promuovere un equilibrio sano tra ambito personale e sportivo, valorizzando anche i profili ludici, relazionali e sociali dell’attività sportiva;

f) instaurare un rapporto equilibrato con coloro che esercitano la responsabilità genitoriale o i soggetti cui e` affidata la cura degli atleti ovvero loro delegati;

g) prevenire e disincentivare dispute, contrasti e dissidi anche mediante l’utilizzo di una comunicazione sana, efficace e costruttiva;

h) affrontare in modo proattivo comportamenti offensivi, manipolativi, minacciosi o aggressivi;

i) collaborare con gli altri tesserati nella prevenzione, nel contrasto e nella repressione di abusi, violenze e discriminazioni (individuali o collettivi);

j) segnalare senza indugio al Responsabile situazioni, anche potenziali, che espongano sè o altri a pregiudizio, pericolo, timore o disagio.

Art. 6 Doveri ed obblighi dei dirigenti e dei tecnici

Dirigenti e tecnici sono tenuti a:

a) agire per prevenire e contrastare ogni forma di abuso, violenza e discriminazione;

b) astenersi da qualsiasi abuso o uso improprio della propria posizione di fiducia, potere o influenza nei confronti dei tesserati, specie se minori;

c) contribuire alla formazione e alla crescita armonica dei tesserati, in particolare se minori;

d) evitare ogni contatto fisico non necessario con i tesserati, in particolare se minori;

e) promuovere un rapporto tra tesserati improntato al rispetto e alla collaborazione, prevenendo situazioni disfunzionali, che creino, anche mediante manipolazione, uno stato di soggezione, pericolo o timore;

f) astenersi dal creare situazioni di intimità con il tesserato minore;

g) porre in essere, in occasione delle trasferte, soluzioni logistiche atte a prevenire situazioni di disagio e/o comportamenti inappropriati, coinvolgendo nelle scelte coloro che esercitano la responsabilità genitoriale o i soggetti cui è affidata la loro cura ovvero loro delegati;

h) comunicare e condividere con il tesserato minore gli obiettivi educativi e formativi, illustrando le modalità con cui si intendono perseguire tali obiettivi e coinvolgendo nelle scelte coloro che esercitano la responsabilità genitoriale o i soggetti cui è affidata la loro cura ovvero loro delegati;

i) astenersi da comunicazioni e contatti di natura intima con il tesserato minore, anche mediante social network;

j) interrompere senza indugio ogni contatto con il tesserato minore qualora si riscontrino situazioni di ansia, timore o disagio derivanti dalla propria condotta, attivando il Responsabile;

k) impiegare le necessarie competenze professionali nell’eventuale programmazione e/o gestione di regimi alimentari in ambito sportivo;

l) segnalare tempestivamente eventuali indicatori di disturbi alimentari degli atleti loro affidati;

m) dichiarare cause di incompatibilità e conflitti di interesse;

n) sostenere i valori del sport, altresì` educando al ripudio di sostanze o metodi vietati per alterare le prestazioni sportive dei tesserati;

o) conoscere, informarsi e aggiornarsi con continuità sulle politiche di safeguarding, sulle misure di prevenzione e contrasto agli abusi, violenze e discriminazioni, nonché sulle più moderne metodologie di formazione e comunicazione in ambito sportivo;

p) astenersi dall’utilizzo, dalla riproduzione e dalla diffusione di immagini o video dei tesserati minori, se non per finalità educative e formative, acquisendo le necessarie autorizzazioni da coloro che esercitano la responsabilità genitoriale o dai soggetti cui e` affidata la loro cura ovvero da loro delegati;

q) segnalare senza indugio al Responsabile situazioni, anche potenziali, che espongano i tesserati a pregiudizio, pericolo, timore o disagio.

Art. 7 Diritti, doveri ed obblighi degli atleti

A carico degli atleti sono stabiliti i seguenti diritti, doveri ed obblighi:

a) rispettare il principio di solidarietà tra atleti, favorendo assistenza e sostegno reciproco;

b) comunicare le proprie aspirazioni ai dirigenti sportivi e ai tecnici e valutare in spirito di collaborazione le proposte circa gli obiettivi educativi e formativi e le modalità di raggiungimento di tali obiettivi, anche con il supporto di coloro che esercitano la responsabilità genitoriale o dei soggetti cui è affidata la loro cura, eventualmente confrontandosi con gli altri atleti;

c) comunicare a dirigenti sportivi e tecnici situazioni di ansia, timore o disagio che riguardino se´ o altri;

d) prevenire, evitare e segnalare situazioni disfunzionali che creino, anche mediante manipolazione, uno stato di soggezione, pericolo o timore negli altri atleti;

e) rispettare e tutelare la dignità, la salute e il benessere degli altri atleti e, più in generale, di tutti i soggetti coinvolti nelle attività sportive;

f) rispettare la funzione educativa e formativa dei dirigenti sportivi e dei tecnici;

g) mantenere rapporti improntati al rispetto con gli altri atleti e con ogni soggetto comunque coinvolto nelle attività sportive;

h) riferire qualsiasi infortunio o incidente agli esercenti la responsabilità genitoriale o ai soggetti cui è affidata la cura degli atleti ovvero ai loro delegati;

i) evitare contatti e situazioni di intimità con dirigenti sportivi e tecnici, anche in occasione di trasferte, segnalando eventuali comportamenti inopportuni;

j) astenersi dal diffondere materiale fotografico e video di natura privata o intima ricevuto, segnalando comportamenti difformi a coloro che esercitano la responsabilità genitoriale o ai soggetti cui è affidata la loro cura ovvero ai loro delegati, nonchè al Responsabile Safeguarding nominato dalla A.S.D. Hippo Basket Salerno;

k) segnalare senza indugio al Responsabile situazioni, anche potenziali, che espongano sè o altri a pericolo o pregiudizio.

Art. 8 Procedure di selezione degli Operatori Sportivi

– Persone assunte a mezzo colloquio ove si dimostri di essere in possesso dei titoli abilitativi alla loro mansione e dalle qualità morali dettate dal presente codice

– Verifiche minime: Assenza condanne per reati commessi in danno di minori.

Art. 9 Incompatibilità e conflitti di interesse

Presenza di figure con cariche dirigenziali in altre associazioni affiliate allo stesso ente

Soggetti annoveranti condanne passate in giudicato e procedimenti in corso per reati inerenti abusi e violenze su minori.

Art. 10 Nomina del Responsabile Safeguarding A.S.D. Hippo Basket Salerno

Ai fini della realizzazione delle finalità di prevenzione e contrasto ad ogni forma di abuso, violenza e discriminazione la A.S.D. Hippo Basket Salerno nomina la dott.ssa Daniela Agosti quale Responsabile delle politiche di c.d. Safeguarding della A.S.D. Hippo Basket Salerno

Il Responsabile e` stato scelto in quanto soggetto indipendente, terzo ed imparziale.

Ad esito della nomina la A.S.D. Hippo Basket Salerno si impegna a darne comunicazione ai tesserati a mezzo pubblicazione sul proprio sito internet ,social network , invio e-mail, caricamento dei regolamenti su un DRIVE aperto .

Art. 11 Obblighi informativi e formativi

– Pubblicazione e divulgazione a mezzo social network , messaggistica istantanea , mail e affissione presso la sede sociale.

– Corsi di formazione a cadenza almeno quadrimestrale appositamente organizzati con lo scopo di informare e formare sulle procedure per il rispetto del documento associativo.

Art. 12 Conservazione della documentazione e privacy

La conservazione della documentazione è garantita rispetto alla normativa vigente e il materiale verrà custodito in luogo non accessibile al pubblico.

Art. 13 – Tutele e sanzioni disciplinari endo-associative

La tutela sarà garantita con l’apporto di figure appositamente istruite ed in grado di dare seguito alle direttive e alle eventuali sanzioni comminate.

Art. 14 – Entrata in vigore e modifiche

– Il presente modello entra in vigore in data 02.09.2024, data di inizio delle attività sportive ed è suscettibile di adeguate verifiche che, ad ogni modo, saranno immediatamente comunicate a tutti gli interessati.