La Hippo ha perso una vera e propria battaglia con la Folgore Nocera, ma la guerra è ancora lunga e la squadra del presidente Ciro Bisogno ha dimostrato di avere tutte le carte in regolare per continuare a dire la sua in questo campionato. La capolista espugna Matierno meritatamente, perché il quintetto di coach Palomba s’è confermato team estremamente solido in difesa e organizzato in attacco. Ma capitan Capaccio e compagni non sono stati assolutamente da meno. E così gli spettatori presenti al PalaSilvestri hanno assistito ad uno spettacolo da categoria superiore.
Prima del match i capitani delle due squadre e gli arbitri hanno sensibilizzato i presenti sul tema dell’importanza della ricerca, indossando le pettorine dell’AIL (Associazione Italiana contro le Leucemie-Linfomi e Mieloma). Sugli spalti i volontari della sezione di Salerno “Marco Tulimieri”, accompagnati dal presidente Gioacchino Tulimieri, hanno venduto le Uova di Pasqua, il cui ricavato viene riutilizzato per finanziare la ricerca scientifica.
Sul campo, come dicevamo, è stata un’autentica battaglia. Le due squadre non si sono minimamente risparmiate e non sono mancati i momenti di tensione, anche a causa del fatto che in alcuni momenti i due arbitri non hanno punito interventi “cattivi”.
Nel primo quarto i viaggianti sono partiti a razzo, sorprendendo i padroni di casa. Le conclusioni di Di Flumeri e i canestri da sotto di Scardone, hanno permesso a Nocera di portarsi in vantaggio. La Hippo è stata brava a rispondere, giocando in campo aperto con Viscido e Di Capua.
Nel secondo quarto, la squadra di coach Ferrara non è riuscita a correre in contropiede e contro la difesa a zona dei molossi ha fatto fatica a segnare. Dalla panchina sono arrivati i punti preziosi di Dragoni e Cardasco, ma in questo frangente gli ospiti sono parsi più efficaci con Fontanarosa e Bruno. Il canestro dalla distanza di Di Florio fissa il punteggio sul 28-35 per Nocera all’intervallo.
In apertura di ripresa, mentre sul campo i duelli individuali diventano sempre più “accesi”, il team allestito dal diesse Carmando dà vita ad un tentativo di reazione. A guidare la carica sono capitan Capaccio (con una tripla) e i giovani Gaeta, Brigante e Russo con delle veloci combinazioni che sorprendono la difesa dei viaggianti. Col passare dei minuti, però, la capolista si riorganizza e con la bomba di Pepe e i canestri da sotto di Di Flumeri, Bruno e Scardone riesce a chiudere il parziale in parità (16-16).
Gli ultimi dieci minuti sono estremamente emozionanti. La Hippo non ci sta a cedere il passo ai primi della classe senza lottare e nel giro di pochi minuti riesce a riportare il punteggio in parità con un parziale fiamto da Di Capua e Gaeta. I padroni di casa perdono per infortunio uno dei più ispirati, Brigante (che si fa male in un contatto con Fontanarosa) e l’uscita di scena del giovane compagno fa perdere serenità alla squadra di casa. La partita si innervosisce e il clima da bagarre finisce col favorire Nocera. Lo stesso Fontanarosa firma una serie di apparizioni in lunetta e la sua precisione dalla linea dei liberi fa la differenza nel finale punto a punto. La presenza sotto le plance di Scardone (che vince il duello a distanza con Spera) e i canestri di Bruno e Di Florio fanno pendere nel finale l’ago della bilancia in favore di Nocera che vince 64-70. Ma la Hippo esce tra gli applausi della sua gente, dopo aver dato tutto quello che aveva sul parquet.
La squadra del presidente Bisogno ha perso una battaglia, ma non la guerra.