La Hippo Basket Salerno ha vinto la seconda partita consecutiva nel campionato Under 15 Silver in avvio di stagione. I granatini si sono imposti per 86-32 nel match con i pari età della Folgore Nocera, che ha segnato l’esordio in panchina di Viviana Diavoletto, in qualità di Head Coach.
– Dal punto di vista delle emozioni, com’è andato questo debutto?
«Ho vissuto emozioni molto forti. Vorrei ringraziare il presidente Frascino, il direttore tecnico Aldo Russo e tutta la società per l’opportunità che mi è stata data. Sul salto della palla a due è subentrata adrenalina pura. Eravamo concentrati. Vedere il presidente assieme ai genitori sugli spalti a tifare per tutta la partita, sentire la vicinanza di Michele Masturzo in panchina come “assistente” e di coach Russo che mi ha caricata fino a poco prima dell’avvio delle ostilità e che a fine partita sapeva il risultato ancor prima del suono della sirena, è stato tutto bellissimo».
– Di tutto quello che hai imparato in questi anni, seguendo da vicino coach Aldo Russo, di cosa hai fatto tesoro nella tua prima partita in panchina? In cosa pensi di dover ancora migliorare?
«Coach Aldo mi ha seguita e formata da zero in questi anni, passo dopo passo. Provo a fare tesoro di tutto. Ogni dettaglio, ogni singolo consiglio o correzione si aggiunge all’algoritmo. E c’è ancora tanto da imparare per migliorare, ma non vedo l’ora di farlo. Questa era la prima partita e serviva anche a rompere il ghiaccio, un nuovo step».
– Raccontaci un po’ il match con Nocera, come lo avete affrontato?
«Abbiamo cercato di mettere intensità contro un avversario che era prestante fisicamente, facendo cose semplici in attacco e mettendo il cuore in difesa, perché alla minima distrazione i nostri avversari cercavano la rimonta».
– Rispetto alle richieste che avevi fatto ai ragazzi, sei soddisfatta delle risposte ricevute in campo?
«Si, l’ho detto anche ai ragazzi a fine partita. Sono soddisfatta delle risposte ricevute in campo ma sappiamo che ci sono tante cose da migliorare, e siamo già pronti per tornare in palestra per metterci a lavoro».
– Dove può arrivare questo gruppo, che è composto non solo da 2007 ma anche da 2008 che affrontano il campionato sotto età?
«Abbiamo avuto buone risposte non solo dai 2007, ma anche dai 2008, che sia nella prima partita che nella seconda, hanno dimostrato di saper dare il loro contributo. L’idea è affrontare le cose “step by step”, sempre con voglia di migliorare. Sappiamo che c’è sempre un livello in più da raggiungere, non accontentarsi, avere fame e ciò che mi ha resa contenta più di tutto è proprio il vedere la voglia nei loro occhi».