Valerio Russo fa parte dello staff del Settore Giovanile della Hippo Basket Salerno per la terza stagione consecutiva. Oltre a seguire da vicino coach Aldo Russo (anche nella sua avventura con la Salerno Basket ’92 in Serie B femminile), il giovane tecnico metelliano classe 1988 sarà l’Head Coach della squadra Under 14 della società granata.
– Sei al terzo anno alla corte del presidente Giosafat Frascino. Ti senti più “maturo” rispetto a quando sei arrivato alla Hippo Basket Salerno?
«Ovviamente mi sento migliorato e tanto. Il progetto tecnico guidato da coach Aldo Russo è di alto livello ed è uno dei motivi che mi ha spinto a restare ancora un altro anno con la Hippo».
– Lo scorso anno hai preso le redini del gruppo dei 2008 in corsa, in pieno lockdown. Come sta procedendo il lavoro in questi primi mesi della nuova stagione?
«Durante il lockdown il lavoro in palestra è stata una boccata di ossigeno, vedere un gruppo di ragazzi “stringersi” attorno ad una palla a spicchi è stato fantastico. Sono fiero dello sforzo fatto da tutta la società per mantenere aperte le attività».
– Il gruppo è composto da ragazzi e ragazze che hanno fatto tutta la trafila del Minibasket con la Hippo e da alcuni nuovi innesti, che si sono subito ben inseriti nel nuovo contesto. Sei contento del modo in cui si stanno allenando sin dall’estate ai tuoi ordini? In che cosa devono ancora migliorare?
«Posso contare su ben 19 atleti, un numero davvero importante. Dall’estate ad oggi abbiamo lavorato molto in palestra, oltre agli aspetti tecnici che vanno curati e attenzionati costantemente, ho cercato di infondere il valore della collaborazione sia fuori che dentro il campo. Altri aspetti sui quali dobbiamo migliorare sicuramente sono l’attenzione e la disciplina».
– Il campionato di categoria non inizierà prima di fine gennaio. Come si fa a tenere il gruppo concentrato anche se non ci sono impegni ufficiali imminenti?
«Purtroppo siamo ancora in attesa, i ragazzi fremono all’idea di dover cominciare questa avventura anche se in molti non hanno mai avuto esperienze di gara “ufficiale”. Per provare a mantenere alta la concentrazione sto cercando di inserire negli allenamenti sempre esercizi nuovi e stimolanti oltre che di organizzare qualche amichevole».
– Che obiettivo ti poni per questa stagione? Che cosa chiederai di partita in partita alla tua truppa?
«L’obbiettivo primario è quello di crescere ed imparare a gestire un gruppo così eterogeneo, migliorare la mia capacità di leadership, infondendo fiducia e tanta passione. Vincere è sicuramente una priorità nello sport ma quello che chiederò maggiormente alla mia truppa sarà di lottare fino allo stremo e di sacrificarsi per la squadra, valori a cui tengo particolarmente, poi andremo a verificare i miglioramenti richiesti di settimana in settimana. Sono entusiasta e voglioso di iniziare questa nuova avventura, ci faremo trovare pronti!».