La Hippo Basket Salerno ha chiuso la prima fase al comando della classifica del girone F a braccetto con Angri (col team dell’Agro che aveva il vantaggio negli scontri diretti). I ragazzi guidati da coach Juan Cruz Llaryora e Laura Casaburi (come i grigiorossi) portano 10 punti in dote nella seconda fase e nel Girone Bianco dovranno ora vedersela con Pol. Sorrento (12 punti), Athletic System S. Giorgio (6), Basketorre 2009 (6) e Pol. Vico Equense (0) per cercare di strappare l’accesso alle finali regionali, obiettivo già centrato nella scorsa stagione dai granatini. I granatini faranno il loro debutto nella post season mercoledì sul campo degli amici del Basketorre. Abbiamo cercato di tracciare un bilancio della prima parte della stagione con alcuni dei protagonisti.
– In cosa siete stati bravi? In cosa potete migliorare?
«Voglio fare i complimenti a tutta la squadra – ha affermato Stefano Salernitano –. Abbiamo dimostrato di essere un gruppo unito che non molla mai. Faccio i complimenti anche ai nuovi arrivati, hanno dimostrato di essere parte integrante della squadra così come i veterani. Ognuno ha sempre dato il massimo in campo per portare la nostra squadra alla vittoria».
– Sei uno dei giocatori con più lunga militanza nelle file della Hippo, hai fatto tutta la trafila dal Minibasket a qui, che significa per te oggi far parte di questo gruppo che si sta rivelando competitivo?
«Sono cresciuto in questa società ed ho visto questo gruppo evolversi dal punto di vista della competitività, unità e accoglienza e alla base di tutto c’è stato sempre il divertimento. Mi rendo conto che giochiamo nei nostri spazi, riusciamo a cavarcela nei momenti difficili e, appena caliamo un po’, il coach ci sprona a reagire, come è capitato dopo l’unica sconfitta rimediata ad Angri. Una criticità è che dobbiamo migliorare la comunicazione in campo e che dobbiamo cercarci di più».
– Lo scorso anno siete arrivati alla finalissima per il titolo, che vi è sfuggita solo per questione di dettagli. Siete pronti a riprovarci?
«Siamo intenzionati ad arrivare in fondo quest’anno – ha detto Antonio Mazzitelli –, anche con l’aiuto di compagni che l’anno scorso non c’erano».
– Fin qui avete perso solo una partita, in trasferta e con diverse attenuanti ed assenti. Cosa bisogna fare per evitare di commettere gli errori che hanno caratterizzato quel match?
«Per evitare altre battute d’arresto dobbiamo abituarci a giocare senza dipendere da poche persone e a non demoralizzarci se qualche volta non siamo al completo».
– Sei entrato in punta di piedi in un gruppo molto unito, che lavora insieme da tempo ma sei stato paziente e bravo a ritagliarti il tuo spazio, dimostrando di meritarlo. Come sta andando questa esperienza alla Hippo?
«La mia prima esperienza in un ambiente nuovo fin qui è stata molto significativo per me – ha dichiarato Alfonso Crescenzo, in prestito dal Cava Basket – e ammetto di aver temuto all’inizio che avrei fatto fatica ad inserirmi. Invece sono riuscito ad entrare in sintonia con un gruppo già unito».
– Il buzzer beater che hai segnato nell’ultima partita casalinga è stato un momento molto emozionante. Che hai provato quando sono corsi tutti ad abbracciarti e nel vedere i genitori che festeggiavano sugli spalti?
«Nulla da dire, è stata un’emozione fortissima, in un’atmosfera che ha reso quel canestro decisivo ancora più unico. Indimenticabile».