Il gruppo 2008 della Hippo Basket Salerno arriva per il secondo anno di fila alla fase ad eliminazione diretta. Dopo aver chiuso al secondo posto la prima fase (solo per differenza canestri negli scontri diretti con l’Angri Pallacanestro), i granatini hanno confermato la seconda piazza in classifica anche al termine della fase oro. E nel corso del girone di ritorno della seconda fase il team di coach Juan Cruz Llaryora ha mostrato segnali di crescita evidenti, riuscendo a sopperire anche ad alcune indisponibilità, grazie ai progressi di tutti i componenti del roster. Come per l’Under 17, il bilancio stagionale è di 20 vittorie a fronte di due sole sconfitte, giunte tra l’altro entrambe in trasferta. Ai quarti di finale, i granatini dovranno vedersela nuovamente con Angri. Sebbene il match si giochi in casa dei grigiorossi, per accedere alle Final Four (già raggiunte lo scorso anno), la Hippo dovrà meritare sul campo il passaggio del turno.
Abbiamo voluto indagare col capitano dei granatini, Andrea Pontiliano, per capire se la truppa è pronta alla sfida: «Siamo più che pronti per affrontare di nuovo Angri. Ovviamente c’è ancora il rammarico per aver perso la partita del girone e proprio questo sarà una fonte di stimolo che ci porterà a dare in campo il 110%. Abbiamo dimostrato che siamo in grado di fare anche delle vere e proprie imprese. Prevedo un match equilibrato e ad alta intensità, con in campo due squadre che a livello qualitativo si equivalgono. Noi faremo del nostro meglio per vincere e accedere alle Final Four».
– Come hai visto la squadra nel corso della seconda fase? Dopo lo stop di Sorrento è come se fosse scattata la classica “scintilla”, avete cambiato il modo di affrontare gli ultimi impegni della stagione…
«Durante la seconda fase ci siamo dovuti confrontare con squadre che non conoscevamo ed è stato per noi un bel banco di prova. Purtroppo a causa della sconfitta in casa di Sorrento non siamo riusciti a concludere da imbattuti, obiettivo che, come abbiamo dimostrato battendo il team costiero al ritorno, era alla nostra portata. Credo però che quella gara ci sia servita come lezione psicologica e ci ha insegnato che non bisogna mai staccare la spina, soprattutto nei minuti finali. Riguardo alle restanti partite, siamo riusciti ad esprimere il nostro miglior gioco, fondato sull’alta intensità e nell’ultimo turno a San Giorgio abbiamo dato un’ulteriore dimostrazione di ciò che sappiamo fare, indipendentemente da eventuali assenze. E il merito è del lavoro fatto nel corso dell’anno dai nostri coach, Juan e Laura, assieme al prof Apicelli, che hanno curato anche il minimo dettaglio, dal punto di vista tecnico, tattico e fisco».
A Raffaele Garofalo, invece, abbiamo chiesto su che armi debba fare affidamento il team di coach Llaryora per cercare di strappare il pass per le Final Four: «Siamo arrivati fino a qua usando delle armi ben precise, come il gioco di squadra e le collaborazioni, sia dal punto di vista offensivo che dal punto di vista difensivo – ha affermato l’esterno granata –. Non esiteremo a tirar fuori ogni modo per portare il più avanti possibile il nostro cammino».
– Ci tenete a provare a centrare l’accesso alle finali regionali per il secondo anno di fila anche per provare a migliorare il risultato della scorsa stagione, quando avete ceduto il passo a Sant’Antimo solo nei minuti conclusivi della sfida?
«Ovviamente il nostro obbiettivo sarà arrivare alla finale ma soprattutto divertirci e giocare bene come abbiamo saputo fare nel corso delle scorse partite».