La Hippo Basket Salerno cala il poker d’assi. Dopo Carmando DS, Ferrara Head Coach e Mazza Istruttore di Minibasket, è la volta di Massimo Pinto. Il giovane tecnico salernitano è stato riconfermato per il quarto anno consecutivo nelle vesti di Assistant Coach e, dunque, vivrà la stagione 2015/16 al fianco di Pino Ferrara e a stretto contatto con la prima squadra. Per la Hippo Basket Salerno è un altro tassello importante, che conferma la serietà del progetto intrapreso nell’annata che si apre ufficialmente in giornata col raduno al Centro Sportivo Terzo Tempo di San Mango Piemonte.
«Siamo contenti che Massimo abbia deciso di proseguire la sua esperienza in granata – ha affermato il Segretario della Hippo Giosafat Frascino direttamente da Berlino, dove sta seguendo dal vivo le gesta dell’Italia di Pianigiani impegnata agli Europei -, perché riteniamo sia non solo un allenatore preparato ma soprattutto una bella persona. Ci aspettiamo che possa lavorare e crescere ulteriormente al fianco di un coach esperto come Pino Ferrara e che possa mettere a disposizione della nuova squadra pure le sue innegabili doti umane. Gli facciamo anche gli auguri, visto che a breve convolerà a nozze, affrontando un’altra sfida importante della sua vita».
Abbiamo fatto una chiacchierata anche con Massimo Pinto, per comprendere con quale spirito si prepari a vivere la sua quarta annata alla Hippo Basket Salerno.
– Sta per iniziare la stagione 2015/16, stagione che porterà con sè diverse novità. Tu, invece, sei un punto fermo. Cosa rappresenta per te la Hippo?
«Beh… E’ già bello di per sè essere considerati “un punto fermo”. La Hippo, è una famiglia, con tutte le sue sfaccettature, i momenti belli, quello meno belli, le tensioni e il divertimento. Alla Hippo si trova tutto questo, oltre chiaramente alla grande passione per questo sport che è un’altra caratteristica peculiare della “nostra” società».
– Conosci bene il nuovo head coah, Pino Ferrara, non farete fatica ad entrare in sintonia…
«Certo! Conosco Pino dai tempi delle giovanili (ebbene sì, sono stato anche un atleta). E’ stato anche il mio coach per qualche mese alla Pallacanestro Salerno. E’ una gran persona, prima che un allenatore e un insegnante di grandissimo valore. Spero di imparare tanto da lui, e di potergli essere utile. La sintonia sono certo non mancherà, nonostante il leggero divario di età e la sua immensa esperienza sul parquet. Spero di riuscire, con umiltà, a costruire lo stesso feeling avuto negli anni passati con Marcello Capuano, un fratello prima che un “collega”. Ne approffitto per rivolgergli un in bocca al lupo per le scelte cestistiche future».
– Alla luce delle passate esperienze, cosa bisogna fare per vivere una stagione all’altezza delle attese dei tifosi?
«Parlo da “primo tifoso” della Hippo, a prescindere dal ruolo che ho nella squadra. Riaccendere l’entusiasmo si deve continuare la strada intrapresa, aver pazienza, lavorare, lavorare, lavorare. Puntare su giovani di talento, affiancarli con un paio di giocatori di esperienza che possono aiutare gli altri a crescere! Poi, una cosa che dico all’inizio di ogni stagione, per estusiasmarsi, basta divertirsi. E quando vinciamo, mi diverto tantissimo!».